Autore: Gianfranco

CERAMICA GALVANI PORDENONE

Spunti e creazioni

CERAMICA GALVANI PORDENONE

Cenni storici

La ceramica Galvani fu fondata a Pordenone da Andrea Galvani nel 1811, la produzione poi portata avanti dal figlio Giuseppe presentava decorazioni e forme che non si discostavano dai limiti di un artigianato per strati popolari aldilà delle innovazioni tecnologiche sempre messe in atto. La destinazione dei prodotti si divide in un mercato regionale ed uno estero senza un’apprezzabile presenza in quello nazionale, quindi una fascia “folcloristica” ed un’altra borghese: terraglie colorate e cristalline bianche decorate.
Nel frattempo si avvicendano Giorgio e poi Luciano Galvani. Questo capitolo si chiude con la fine del primo conflitto mondiale ed in seguito da un incendio che distrugge la fabbrica.WhatsApp Image 2018-10-24 at 07.56.01

Nel primo dopoguerra subentra Enrico Galvani che dà un nuovo impulso e risulta figura di spicco di questa fase di direzione dell’azienda. Le nuove frontiere del gusto, chiusa l’epoca del liberty, si stanno tracciando nei principali appuntamenti europei culminando nell’esposizione di Parigi del 1925 che sancisce la nascita dell’art decò.

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Viene introdotto il termine “standard” aderente alle teorie della produzione in serie, si aspira ad un’arte sociale di uso quotidiano ed alla portata di tutti, si sviluppa il nuovo concetto di design industriale.
In Italia alle prime biennali di Monza e nelle due successive si distinguevano Laveno e Richard che affidavano i loro progetti a designers del calibro di Giò Ponti e Guido Andlovitz che con le loro opere caratterizzano gli anni ‘20 e ‘30 e continuano ad influenzare le arti decorative fino alla seconda guerra mondale.
Nonostante la rotazione di consulenti come Teonesto Deabate, Gino Rossi e Nino Barbantini la Galvani rimane in seconda fila nel panorama dell’epoca conservando una vena rustica e popolare ed una scarsa innovazione nel decoro tuttavia grazie ai costanti miglioramenti tecnici si evidenzia un rilevante decollo produttivo sopratutto dal 1925 in poi.

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La grande crisi economica del 1929 si ripercuote anche in Italia. Nel 1930 si apprezza la svolta stilistica più rimarchevole che la manifattura pordenonese abbia mai conosciuto nella sua storia, questo cambiamento verso un linguaggio moderno già ampiamente collaudato da Laveno e Ginori coincide con l’assunzione alla direzione artistica del pittore veneziano Angelo Simonetto (1906/1961).

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Formatosi all’istituto d’arte di Venezia e quindi all’ accademia di belle arti approda alla Galvani in contemporanea alla messa in produzione del servizio da tavola disegnato da Giacomo Balla l’anno prima e con la grande mostra dei Futuristi a Venezia nel 1930, non gli mancheranno dunque gli stimoli. Col sostengo di Andrea e poi di Pino Galvani, Simonetto elabora un enorme quantità di disegni e decori destinati alla produzione in serie tutti di gusto decò con la volontà di portare nella fascia più popolare le proposte decorative raffinate e costose delle porcellane Ginori di Ponti.

Ecco le caratteristiche delle ceramiche Galvani anni ‘30: terraglie con costi ridotti e colori accesi dati dalla bassa temperatura, decorazioni all’aerografo con motivi di facile accesso e consumo.
Una nuova professionalità entra a far parte del patrimonio dell’azienda, la capacità di impegnare motivi geometrici e le specifiche abilità nell’uso dell’aerografo, in tutto ciò risulta chiaro il coinvolgimento di Simonetto dato dal clima culturale dell’epoca.

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Dopo la seconda guerra mondiale si continua con una piccola produzione di decori a mano ma si punta maggiormente sulle decalcomanie, fili e timbri oro destinati al mercato di massa.
Dal 1955 fino alla seconda metà degli anni ‘60 si introduce il vitreous china. Nel ‘69 la fabbrica pordenonese chiude e si trasferisce a Valloncello iniziando la produzione di porcellane orientandosi così nella fascia di lusso già satura diaziende ben più importanti e consolidate.

L’ultima gestione è di Tognana, che però fallisce trovandosi a chiudere definitivamente nel 1983.

 

Fonti: Catalogo delle mostre
“La ceramica Galvani tra le due guerre”
1996 PORDENONE
Edizione Biblioteca dell’immagine.

Immagini: collezione privata

 

Cotture lente per piatti d’autunno

Storie in cucina

Cotture lente per piatti d’autunno

La voglia di stare tra i fornelli si fa più forte con l’arrivo della stagione fredda. Il calore del fuoco, del forno e la voglia di coccolarci e coccolare il palato dei nostri cari aumenta, lasciandoci sperimentare in cucina anche ricette più complesse ma nello stesso tempo fedeli alla tradizione.

Grazie alle cotture lente è possibile realizzare piatti che mantengono umori e sapori inalterati. Sono piatti pieni di gusto e nutrienti, perfetti per un pranzo in famiglia: un appetitoso RAGU’ DI SALSICCIA, una ZUPPA DI FARRO CON PANCETTA AFFUMICATA, un ROTOLO DI FARAONA CON PATATE E PORCINI SU PURE’ DI ZUCCA e un delicato GUANCIALINO CON PRUGNE E PERE.

 

 

ZUPPA DI FARRO CON PANCETTA AFFUMICATA

Primi Ricette

ZUPPA DI FARRO CON PANCETTA AFFUMICATA

Ingredienti:

200 g di farro
100 g di pancetta affumicata
1 cipolla rossa
2 carote
2 coste di sedano
2 grosse patate
1 mazzetto di erbette
Timo
Sale e pepe

 

Esecuzione:

Tagliare a piccoli pezzi la pancetta e farla rosolare senza aggiungere condimento in una casseruola per qualche minuto, aggiungere la cipolla con le carote e il sedano tagliati a piccoli pezzi e fare bene insaporire nel fondo di cottura.

Unire il farro, in precedenza sciacquato in acqua fredda, alle verdure, tostare leggermente, poi unire le patate a cubetti.
Coprire con acqua, sistemare di sapore e portare a leggero bollore e cuocere per circa 40 minuti a fiamma dolce.
Servire la zuppa con un pepe macinato al momento, un filo di olio e volendo grana grattugiato.

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Mini cocotte con tagliatelle gratinate con pesto di zucchine e piselli

Primi Ricette

Mini cocotte con tagliatelle gratinate con pesto di zucchine e piselli

Ingredienti per 6 persone
200 g di tagliatelle all’uovo fresche
100 g di piselli lessati
Grana grattugiato
1 noce di burro

Per il pesto
2 zucchine
60 g di grana
40 g di pistacchi
4 foglie di menta
Olio extra vergine d’oliva
Sale e pepe

Esecuzione
Tagliare le zucchine a rondelle e rosolarle velocemente in padella con olio, sale e pepe, al termine trasferirle nel bicchiere del frullatore con i pistacchi, il grana e le foglie di menta, frullare aggiungendo l’olio a filo fino ad ottenere un pesto grossolano.
Trasferirlo in una padella con i piselli e regolare di sapore.
Lessare le tagliatelle in abbondante acqua a bollore salata, scolarle al dente nella padella con il condimento, aggiungere un poco di acqua di cottura e mantecare il tutto a fiamma vivace.
Trasferire le tagliatelle nelle cocotte, cospargerle con un poco di grana e un fiocchetto di burro, farle gratinare in forno per una decina di minuti a 200°.

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Zucca a tutto pasto

Storie in cucina

Zucca a tutto pasto

La nostra Mantova ha fatto della zucca e dei suoi tortelli un mito.
Dolcezza, consistenza, profumo, colore e aroma si fondono in un ingrediente semplice da preparare e cucinare che non potrà mancare sulla nostra tavola d’autunno.

Ma oltre che prestarsi a perfetto ripieno, la zucca è un ortaggio ideale per caratterizzare un menù completo dall’antipasto al dolce.
Ecco quindi le mie proposte per una cena semplice e ricca che la vede come protagonista: si parte con un CARTOCCIO AUTUNNALE CON SALSA AL TALEGGIO, saporito ed invitante, e si procede con un CROSTONE CON ZUCCA ALLA GRIGLIA E BACCALA’ AFFUMICATO  e una goduriosa ZUCCA CON GAMBERI, PESTO AL PISTACCHIO E CREMA DI BURRATA.

Come primo piatto optiamo per un piatto che profuma di bosco: SPAGHETTI AI FUNGHI E MIRTILLI SU CREMA DI ZUCCA.

Concludiamo con un dolce che avvolge il palato come una carezza: IL TIRAMIZUCCA AL CAFFÈ.

Brunch D’autunno

Storie in cucina

Brunch D’autunno

Con i primi freddi, la voglia di unirsi per una chiacchiera in casa tra gli amici o la famiglia, si fa sempre più forte.

Ecco quindi che ho pensato ad un menù, semplice e variegato, adatto ad un brunch o una merenda dolce e salata, magari in una nebbiosa domenica mattina.

Tra le ricette dolci da accompagnare ad un buon caffè fumante o una spremuta d’arancia, ecco le MORBIDE TORTINE AL PROFUMO DI AGRUMI, I PANINI AI TRE CIOCCOLATI, uno speziato FRENCH TOAST AI FRUTTI ROSSI ed infine una classica ma sempre deliziosa CROSTATA INTEGRALE CON PERE ED AMARETTI.

Tra i piatti salati, perfetti con un flûte di spumante o un Virgin bloody Mary, PANINI AL SALMONE, PANE IN CASSETTA CON PROSCIUTTO E GRANA, CROSTONI GRATINATI CON SALSA AUTUNNALE ed infine una inaspettata MINI COCOTTE CON TAGLIATELLE GRATINATE CON PESTO DI ZUCCHINE E PISELLI.

TORTINE AL PROFUMO DI AGRUMI

Dolci Ricette

TORTINE AL PROFUMO DI AGRUMI

Ingredienti per 10/12 tortine:

4 uova
200 g di farina
140 g di zucchero a velo
100 di burro morbido
100 di yogurt agli agrumi
100 di marmellata di arance
50 di fecola
10 di lievito istantaneo
La buccia e il succo di 1 limone
Granella di zucchero

Esecuzione:

Montare con le fruste il burro morbido con lo zucchero a velo, poi versare a filo le uova sbattute a parte, aggiungere poi lo yogurt, la marmellata di arance e profumare con la scorza e il succo del limone.

Miscelare in una ciotola le farine con il lievito e poi unirle a poco a poco al composto di uova mescolando con un cucchiaio.

Imburrare degli stampini e riempiere con il composto, cospargere con la granella di zucchero.

Passare in forno a 180° per 25/30 minuti circa, al termine sfornare e fare raffreddare.
Volendo farcire con cioccolato fuso o crema di nocciole.

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tortine

 

PANINI AI TRE CIOCCOLATI

Impasti Ricette

PANINI AI TRE CIOCCOLATI

Ingredienti per circa 10/12 panini

400 g di farina
200 g di latte
150 g di cioccolato tra fondente, al latte e bianco a tocchetti
40 g di zucchero
18 g di lievito di birra
4 cucchiai di burro fuso
1 presa di sale
1 uovo sbattuto per pennellare

Esecuzione:

Tritare grossolanamente i cioccolati e metterli in congelatore per un’ora circa.

Versare sul tagliere la farina e formare una fontana, versare al centro lo zucchero, il lievito sbriciolato e il latte, iniziare a sciogliere il lievito, poi incorporare la farina poco alla volta.

Unire la presa di sale e infine il burro fuso, impastare il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo, formare una palla, e fare lievitare l’impasto in una ciotola unta fino al raddoppio (circa 70/80 minuti).

Trascorso il tempo, versare l’impasto sul tagliere, dividerlo in tre parti e stenderle formando tre dischi.

Farcire il primo disco con metà del cioccolato, coprire con il secondo disco, e farcire con il resto del cioccolato, coprire con il terzo disco. Poi lavorare leggermente l’impasto per amalgamare bene il tutto.

Dividere l’imposto in 12 pezzi, e formare una pallina, disporre i panini su di una teglia ben distanziate tra di loro e farli lievitare ancora per 30 minuti.

Pennellarli con l’uovo sbattuto e cuocerli in forno a 180° per 25 minuti circa.

panini ciocco

panini

 

PANINI AL SALMONE

Antipasti Ricette

PANINI AL SALMONE

Ingredienti per circa 20 panini:

500 g di farina
200 g di acqua
75 g di burro morbido
15 g di lievito di birra
20 g di zucchero
10 g di sale
1 uovo intero

Esecuzione:

Formare una fontana con la farina sulla spianatoia, mettere al centro tutti gli ingredienti, tranne il sale, amalgamare bene poi iniziare ad incorporare la farina piano piano, unire il sale e lavorare l’impasto per una decina di minuti.

Formare una palla e fare raddoppiare in una ciotola leggermente unta, fino al raddoppio circa 60 minuti.

Riprendere l’impasto dividerlo in venti parti uguali e formare delle piccole palline, disporle su di una teglia foderata con carta forno e farle lievitare fino al raddoppio coperte con un canovaccio.

Cuocere i panini in forno a 180° per 18 minuti circa dopo averli pennellati con un poco di latte.

Per il ripieno

200 g di salmone affumicato
150 g di formaggio spalmabile
Spinaci novelli
Scorza e succo di un limone

Esecuzione:

Profumare il formaggio con la scorza del limone e un poco di succo, un pizzico di sale e pepe. Tagliare in due i panini e spalmare entrambe le parti con un poco di formaggio, mettere sulla base qualche foglia di spinaci e una fettina di salmone e chiudere con l’altra parte.

panini salmone

salmone

 

PANE IN CASSETTA CON PROSCIUTTO E GRANA

Antipasti Ricette

PANE IN CASSETTA CON PROSCIUTTO E GRANA

Ingredienti per 2 pani in cassetta:

500 g di farina di tipo 1
Ingredienti per 2 pani in cassetta:
500 g di farina di tipo 1
100 g di acqua
180 g di latte
80 g di burro morbido
10 g di lievito di birra
10 g di sale

Per il ripieno:
200 g di prosciutto cotto
100 g di grana a lamelle

Esecuzione:

Formare una fontana con la farina sulla spianatoia, mettere al centro tutti gli ingredienti, tranne il sale e il burro, amalgamare bene poi iniziare ad incorporare la farina piano piano, unire il sale e lavorare l’impasto per alcuni minuti infine unire il burro a pezzetti e lavorare l’impasto fino a quando il tutto risulta ben amalgamato.
Formare una palla sistemarla in una ciotola unta, coprire con pellicola e fare raddoppiare, fino al raddoppio circa 60/80 minuti.

Riprendere l’impasto dividerlo in due e stenderlo formando un rettangolo, farcire con metà del prosciutto e del grana, arrotolare e sistemare in uno stampo da plum-cake leggermente unto, schiacciare bene e fare nuovamente lievitare coperto da un canovaccio, procedere allo stesso modo con il resto dell’impasto.
Una volta pronti cuocere il pane in forno già caldo a 200° per i primi 10 minuti, poi abbassare a 180° e proseguire per altri 20/25 minuti.
Sfornare e fare raffreddare il pane su una griglia.

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pane in cassetta